Cara anima mia,
essere silenzioso e solitario che giacci dentro
me, senza far sentire mai la tua voce, sin quando un grido si leva alto
nei miei pensieri e so che ci sei.
Quante cose abbiamo fatto assieme, mia compagna
di giochi, di amore, di dolore, fraterna amante del mio cuore infranto.
Quante volte ho pensato fosse meglio non darti
ascolto, perché troppo male fa il grido del vento che s'infrange
sugli scogli, quando l'alta marea respira di salsedine e lascia le sue
umide tracce...quelle orme che nessuno vorrebbe vedere, perché odorano
di orrore, di gelida morte di sentimenti mai nati.
Perché quando il dolore ricorda, posso
solo stare ad ascoltarlo, lasciando scorrere lacrime impalpabili.
Mia amata sorella, leggendomi dentro so che non
posso scappare da te, e non voglio, perché nel grido c'è
la gioia, c'è l'amore che mi riscalda il cuore, c'è la voglia
di essere semplice e cristallina,
di non aver paura di mostrarmi nuda, di non aver
paura di amare tanto profondamente da annientarmi.
Non posso rifuggire da quello che provo, dall'essere
che sempre mi rimembra chi sono.
Per questo voglio amarti, nel calore di un abbraccio,
che ricerco come indispensabile respiro,
per potermi ancora sentir viva.
Voglio amarti, per amare me stessa,
Viviana |